Guida agli scambiatori di calore (parte 3)
In quest’ultima clip – la terza della nostra guida ai sistemi di raffreddamento – Marco Noacco, R&D Manager di Oesse, ci descrive la caratteristica principale degli scambiatori di calore in alluminio, a flusso incrociato, con tecnologia plates and bars, prodotti da Oesse: la compattezza.
– Guarda la 1° parte: diverse tipologie di cooler –
– Guarda la 2° parte: i principi di funzionamento di uno scambiatore di calore a flusso incrociato –
La compattezza e il processo di brasatura ottimizzano l’efficienza di scambio e la resistenza meccanica.
Quando parliamo di compattezza, ci riferiamo alla massima superficie di scambio bagnata dai fluidi per unità di volume.
Le alette usate negli scambiatori di calore Oesse garantiscono una delle migliori compattezze sul mercato.
Le caratteristiche termofisiche dei fluidi generalmente utilizzati e la proporzionalità delle relative portate richiedono una diversa forma delle alette e delle loro superfici bagnate.
La tecnologia di brasatura assicura la massima trasmissione di calore tra la sezione da raffreddare e la sezione di raffreddamento.
Questo processo rende i nostri cooler più efficienti rispetto alle principali altre tecnologie di scambio.
In base alla tipologia di turbolatore, il passaggio del fluido nello scambiatore evita stratificazioni di calore garantendo uno scambio termico ottimale.
L’alta densità e la distribuzione dei turbolatori nei canali di attraversamento comportano una consistente concentrazione di peso che garantisce robustezza e un’elevata resistenza meccanica alle pressioni interne di esercizio.
Gli scambiatori di calore plates and bars sono la tecnologia più adatta per il maggior numero di applicazioni.
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