Anche quest’anno Oesse rientra all’interno delle Top500 Aziende del FVG, rassegna promossa e pubblicata dal quotidiano Messaggero Veneto e diventata piacevole appuntamento annuale in cui, oltre a consuntivare i risultati economici, vengono condivise interpretazioni di scenario e commentati i fattori più rilevanti che le aziende affrontano nel nostro territorio.
I risultati pubblicati, hanno dimostrato che l’esercizio 2020 è stato un periodo alquanto buio, aldilà di alcune eccellenze con le quali ci congratuliamo.
Per il quarto anno di seguito rientriamo tra le Top500 aziende del FVG posizionandoci al 429° posto, all’interno di una classifica che annovera i più prestigiosi marchi del territorio.
Difendendoci seppur arretrando di qualche posizione, abbiamo subito una flessione lieve rispetto a quanto registrato nel nostro settore molto vicino a quello più sfortunato dell’automotive.
Un grande stimolo e una sfida quindi darci appuntamento per la prossima edizione in cui ci confronteremo sui risultati 2021, esercizio in cui Oesse ha superato il 35% di crescita raggiungendo un suo record storico in termini di ricavi contrapposto ad una contrazione del margine senza uguali in ragione dei rincari patiti sulle materie prime e sulla logistica.
Secondo Francesco Scandolo Managing Director e fondatore di Oesse:
«i prossimi anni saranno all’insegna della crescita: Oesse ha tutte le carte in regola per risalire entro le Top400».
Come intendiamo raggiungere l’obiettivo?
Il successo di un’azienda deriva molto spesso da una serie di fondamenti alle quali si ispira tutta l’attività, noi di Oesse siamo consapevoli e orgogliosi del nostro valore e rincorriamo sempre il miglioramento, investendo costantemente nei processi, negli strumenti e nella crescita e sviluppo di risorse, in particolare nella formazione e crescita del team.
Perché per noi portare valore è un processo fondamentale e solo così, siamo convinti che supereremo i risultati ottenuti finora.
Come anche riportato dal Presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, al Messaggero Veneto, si prevede una forte crescita nel prossimo periodo:
«È questo certamente un periodo di grande difficoltà ma arriverà il furore della vita, quel fenomeno che segue ogni grande crisi e che segnano la ripresa, anche se l’industria non solo non si è mai fermata ma è stata la colonna del sistema».
